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Racconto di viaggio di Mario Aliberti: Aprile 2013

BENIN: I misteri del Vodoun, il culto degli Antenati

Gennaio 2012

Il Benin, ex Regno del Dahomey, tristemente famoso per la tratta degli schiavi che dalle sue coste furono deportati per oltre un secolo nelle Americhe, Brasile ed Haiti soprattutto, è anche la patria del Vodoun.
Questo antico culto
, il cui termine deriva dalla lingua fon e significa "spirito protettore" è nato infatti sulle coste del Golfo di Guinea e trae origine dalla tradizione culturale africana. Pur essendo noto come rito di possessione e fenomeno di estasi collettiva, ad esso sono stati riconosciuti elementi di valore teologico che gli hanno conferito la dignità di religione, divenuta dal 1992 una delle religioni ufficiali del Benin.
Non si pretende certo spiegare il Vodoun africano che si è sviluppato e tramandato in culture basate sulla tradizione orale; la sua comprensione profonda è riservata agli iniziati ai quali i sacerdoti trasmettono gli insegnamenti nell'arco di tutta una generazione. Le immagini, autentiche e talvolta cruente, permettono però di esplorare un mondo affascinante e poco conosciuto.
Dei numerosi gruppi etnici presenti nel Benin i più interessanti sono senz'altro quello dei Taneka
chiamati anche "Il popolo delle pietre" perché i loro insediamenti occupano zone collinari pietrose del nord-ovest del paese, e quello dei Betammaribè o Somba che si caratterizzano per le abitazioni  costruite in banco, un impasto di terra e sterco di vacca, a più piani simili a castelli dette tata somba.
Il racconto intende offrire un contributo alla conoscenza di realtà particolari sconosciute ai più, e spesso considerate di scarso interesse, ma estremamente utili per sfatare luoghi comuni e pregiudizi che sono di ostacolo alla comprensione fra i popoli.   


Ultimo aggiornamento: 02/02/2021
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